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Friday, 29 March 2024
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              Le strane pretese della Madonna di Amsterdam 

 

 

Maria vuole essere proclamata corredentrice (se no, sfracelli!)

 

Al termine dalla catechesi mattutina del 18. 07. 05 padre Livio apre un siparietto fuori programma di una decina di minuti.

 

Riferisce di un libro del card. Ratzinger uscito in edizione italiana nel 2001, “Dio e il mondo. In colloquio con Peter Seewald”, in cui si parla tra l’altro delle apparizioni di Amsterdam, durate dal 1945 al ’59.

E ci informa che si tratta di apparizioni approvate dalla Chiesa (le ha riconosciute il vescovo, il 31 maggio 2002), nelle quali la Madonna ha rivelato alla veggente che per salvare l’umanità dalla catastrofe vuole che sia proclamato il dogma di “Maria Corredentrice, Mediatrice, Avvocata”, che sarebbe l’ultimo dogma mariano (sic).

 

Il cuore dell’espressione naturalmente è “corredentrice”: la Vergine vuole che la Chiesa riconosca formalmente che lei ha cooperato alla Redenzione. Per sostenere la sua richiesta furono raccolte e presentate alla Chiesa un milione di firme.

 Il giornalista intervistatore chiede al cardinale se pensa che la richiesta potrà venire accolta.

Ratzinger risponde dicendo che per la sostanza, per il merito, è vero che la Madonna ha cooperato alla Redenzione, come del resto è chiamato a cooperarvi ognuno di noi. E certo Maria ha cooperato “in maniera eminente”. La definizione però non è adeguata perché “si allontana troppo dal linguaggio delle Scritture”.

 

 

Commento di padre Livio

 

Si tratta, dice, di un’interessante richiesta fatta dalla Madonna in un’apparizione riconosciuta dalla Chiesa (il che per lui equivale a dire che si tratta di una richiesta sicuramente avanzata dalla Madonna nei precisi termini sopra ricordati).

Per cui … “Ecco, adesso non so se la cosa resterà lì” (sic). Le apparizioni, precisa, sono state approvate dal Vescovo ma implicitamente anche dal card. Ratzinger, che era allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

 

 E conclude: “Son curioso”. Magari, aggiunge, il Papa aderirà alla richiesta esprimendo il concetto con altre parole. Maria vuole il nuovo dogma come condizione per salvare il mondo dalla catastrofe.

 

 

Commento nostro

 

1) È mostruoso che per salvare il mondo dalla catastrofe la Madonna pretenda l’adempimento di una richiesta che avanza in modo così indiretto, informale, controverso (tanto che il riconoscimento è avvenuto oltre 40 anni dopo la fine delle apparizioni!). Inutile poi sottolineare che, in ogni caso, la tempestività dell’operazione di salvataggio è impareggiabile.

 

2) Sono ineffabili la modestia, l’umiltà, la discrezione di cui dà prova la Vergine avanzando la sua richiesta personalmente e perentoriamente (anzi, minacciosamente, direi, ossia in modo ricattatorio).

Come giudicare il comportamento di una madre che per salvare i figli dalla catastrofe esige come contropartita il conferimento di un titolo sommamente onorifico quale riconoscimento formale e preventivo di certi suoi meriti? Anche ammesso che ciò renda giustizia alla verità, come non vedervi una chiara componente narcisistica, una manifestazione di vanità?

 

3) È di pessimo gusto che p. Livio si dichiari “curioso” di vedere come si risolverà questo che lui presenta come una sorta di ... conflitto d’interessi, ovvero di autorità; in definitiva, è curioso di vedere se il mondo eviterà o meno la catastrofe!

Curiosità impagabile.

 

4) Se il mondo non scamperà alla catastrofe, sappiamo già di chi sarà stata la colpa.

 

5) Per chi, come lo stesso padre Livio, ritiene che l’apparizione sia vera e la richiesta sia stata effettivamente avanzata, dovrebbe essere inoppugnabile che colui che oggi è papa censura la Madonna, le dà sulla voce, la bacchetta sulle dita, denuncia la scorrettezza teologica della sua richiesta (richiesta inopportuna, rivelatrice di analfabetismo teologico; in realtà, è evidente che Ratzinger ha parlato così perché non credeva minimamente che la Madonna avesse avanzato quella richiesta; altrimenti non si sarebbe mai permesso di sindacarne in modo così perentorio la correttezza!).

 

6) Non risulta che il supermariano “Totus tuus” in oltre 20 anni di pontificato abbia mai mosso un dito per proclamare il nuovo dogma. Eppure qualcosa di Amsterdam doveva pure essergli arrivato alle orecchie! In ogni caso, non ha mosso un dito neppure dopo il 31 maggio 2002.

 

7) Anche ammettendo che Ratzinger possa aver cambiato opinione sulla realtà delle apparizioni di Amsterdam dopo tale data (l’intervista è di poco anteriore), la motivazione del rifiuto, essendo di natura teologica, conserva tutto il suo valore: accogliere una richiesta del genere vorrebbe dire andare contro la Scrittura, ossia annettere alle apparizioni olandesi il valore pieno di aggiunta (anzi, ritocco) alla Rivelazione.

 

8) Sarebbe infine interessante sapere perché padre Livio ha tirato fuori, senza che nulla lo costringesse a farlo, un discorso così scomodo e obiettivamente imbarazzante.

Poiché non si può concedergli l’attenuante dell’ingenuità, si deve pensare che abbia voluto in qualche modo gettare un sasso nello stagno, lanciare una provocazione sperando che qualcuno la raccolga.

Sembra quasi che goda di vedere il Papa “incastrato”, messo in una situazione difficile. Sembra che dica, in tono di sfida: vediamo se adesso riesce ancora a svicolare.

 

Torna sull’argomento in “Pellegrino a quattroruote sulle strade d’Europa”, uscito qualche mese dopo.

E nel commento radiofonico alla lettura del libro dice che questo per il Papa sarà “un grattacapo” (sic); e che il Papa stesso ha detto che il concetto è buono, anche se il termine non è adatto (in realtà ha detto che l’associazione alla Redenzione è vera per tutti; quindi ha di fatto svuotato la definizione di ogni valore, l’ha ridotta a una banalità, pur precisando che Maria è stata associata “in modo eminente”).

 

 

La “Signora di tutti i popoli”

 

Ma la Madonna di Amsterdam fa discutere anche per un’altra sua singolare richiesta: “Molti uomini hanno conosciuto Maria come Maria [sic!]. Ora però voglio essere, in questo nuovo tempo, la Signora di tutti i Popoli. Questo è comprensibile a tutti”.

 E nella conclusione della preghiera da lei stessa dettata dice: “Che la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria [sic!], sia la vostra Avvocata”.

 

La stranezza della richiesta è tale da far pensare a un colpo di sole della veggente. Eppure a quanto sembra è stata accolta senza obiezioni, e la preghiera è stata “diffusa su milioni di immagini e tradotta in oltre ottanta lingue”, nonché  presumibilmente recitata milioni di volte.

Ma fortunatamente lo Spirito Santo, a cui nulla sfugge, a un certo punto si è accorto del carattere sconsiderato – solo la reverenza ci trattiene dal definirlo demenziale - della formula usata dalla Madonna olandese, e ha ispirato alla Congregazione per la dottrina della fede la decisione di chiedere perentoriamente una rettifica del testo della preghiera, che ora dovrà suonare così: “Che la Signora di tutti i Popoli, la beata Vergine Maria, sia la vostra Avvocata”.

 

Così Maria è rinsavita. Della felice conclusione della vicenda ci informa (RM 09.01.07) lo stesso padre Livio, il quale precisa  che nelle prossime ristampe di “Pellegrino a quattroruote” apporterà la correzione, senza peraltro corredarla di alcuna nota per non creare problemi tipografici.

Resta il fatto che la Congregazione per la dottrina della fede ha dovuto provvedere a far correggere una preghiera che, dice sempre padre Livio, “ha il pregio non solo di provenire dalla Madonna stessa, ma di essere stata approvata dalla Chiesa”.

Un bel pasticcio, dunque. Il “pasticciaccio di Amsterdam”.

 

 

Amsterdam e Medjugorje

 

Ancora un paio di considerazioni, forse le più importanti.

 

Come mai la Madonna di Medjugorje non ha mai neppure accennato alle apparizioni olandesi e alle precise richieste di quella Madonna?

Come pensare che sia la stessa “persona”, ossia la stessa Madonna, che appare in luoghi diversi?

 

Se ad Amsterdam avanzò quelle richieste oltre mezzo secolo fa e non le ha ancora viste accolte, come è possibile che non ne faccia più parola, tanto da far pensare che adesso non gliene importi più niente?

Come può la protagonista di Medjugorje non preoccuparsi minimamente di chiarire i rapporti con l’ “altra” Madonna?

Come facciamo a sentirla come una madre, con queste continue clamorose “crisi d’identità”, con questo comportamento letteralmente fregolistico?

 

E per finire: è assurdo che la Madonna di Amsterdam non rivolga la sua richiesta al Papa, dato che la proclamazione del dogma compete a lui e solo a lui. Qui lo “sbaglio d’indirizzo” è addirittura clamoroso.

Appare a una poveretta qualsiasi e le dice: “Voglio che il Papa mi proclami Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Altrimenti, per l’umanità sarà la catastrofe”.

 

Se questo non è delirio, ci manca veramente ben poco.

 

 

 

 

 

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